Le Egadi con il WWF: quarta e ultima tappa a Levanzo

Siamo al quarto giorno di trekking a Marettimo. Oggi, 15 giugno, si rientra, abbiamo l’aliscafo delle 9:55 da Marettimo per Levanzo, poi nel pomeriggio alle 17:25 da Levanzo per Trapani.

Questi giorni sono letteralmente volati, quando il gruppo è coeso e partecipativo è un piacere fare da guida, ma alcuni dicono che è proprio la guida a rendere un gruppo collaborativo… e io sono felice di poter dare il mio contributo affinché queste esperienze in natura possano rimanere nei ricordi di chi li vive.


Di mattina il paese sonnecchia, è domenica ma alcuni pescatori sono di rientro al porto e puliscono le reti con grande approvazione della colonia di Gabbiani presenti qui… io e Gioacchino ci passiamo il tempo a fare da documentaristi “in erba”… ed ecco il risultato 😀

 

Ricca colazione anche stamattina al bar dove ci rivediamo tutti per fare il punto della situazione e darci appuntamento al porticciolo alle 9:40 per la partenza.
Una foto ricordo accanto al monumento alla Foca monaca e una al molo prima della partenza faranno si che questi momenti rimangano negli annali delle nostre belle escursioni di gruppo.

L’aliscafo è puntuale, alle 9:55 ci imbarchiamo e partiamo non senza nostalgia di lasciare questo immenso patrimonio ambientale che è Marettimo. Ma siamo stati bene in tutti i sensi, siamo stati accolti dalla comunità amichevolmente, ci siamo goduti tre giorni immersi nella natura selvaggia tra mare e montagna vivendo minuto per minuto ogni emozione.

La destinazione di oggi è Levanzo, e contiamo di visitare la Grotta del Genovese e poi, al rientro in paese, percorrere il sentiero che prende il nome della grotta, un sentiero che ho fatto più volte e ogni volta mi lascia nuove emozioni… ma ne parliamo dopo.

All’arrivo ci accoglie Natale, custode e guida della grotta, ci rechiamo al punto di ristoro dove lasciamo i bagagli per poi riprenderli a fine giornata, una rinfrescata con un caffè a volo e giù all’appuntamento al porticciolo per la traversata verso la Grotta.

Il trasferimento, dato le condizioni del mare favorevoli, avviene in battello. A destinazione infatti c’è un piccolo attracco sito proprio sotto l’ingresso della grotta.

Dal porto navighiamo verso il faraglione, poi da li a poco ecco Cala dei Genovesi dove il battello entra con molta cautela perchè il punto di attracco è proprio tra la scogliera.
Sbarcati, saliamo rapidamente su sentiero tra i costoni rocciosi antistanti la Grotta, che si apre da lì a poco.

Un antro apparentemente grande… Ma è solo l’ingresso… La grotta è lì dietro, l’accesso è basso, piccolo… Ci si deve piegare per accedere…
Prima di entrare in grotta il custode, Natale Castiglione, che è anche proprietario dei terreni ove insiste la grotta, ci fa indossare i caschetti protettivi, ci richiama le norme di sicurezza, ci informa come verrà svolta la visita…

Un rituale che fa capire la preparazione di questa persona che oltre ad essere custode ha prestato la sua vita alla divulgazione e alla tutela di questo immenso patrimonio archeologico, antropologico e ambientale che Levanzo e la Sicilia hanno la fortuna di possedere.
La visita e il passaggio in battello o in fuoristrada sono a pagamento.
La visita è suggestiva, appassionante… Ti fa rivivere solo con l’immaginazione la vita che si svolgerà millenni prima qui… E le spiegazioni sulla storia e su tutte le immagini presenti, tra pittura rupestre e incisioni, rimangono incisi nella nostra memoria visiva e mentale.

Usciamo soddisfatti ma un po’ preoccupati dai tempi stretti per tornare in paese dal sentiero. È mezzogiorno passato e dobbiamo essere per le 14 a Levanzo affinché poter avere il tempo di fare un bagno ristoratore.

La salita a quell’ora è dura… La facciamo con prudenza e con lentezza, il sudore comincia a colare dal viso, le faccia e le mani sono bagnate, gli insetti ne approfittano per recuperare sali dalla nostra pelle… in natura non si butta nulla 😊il sole scalda la pelle e abbiamo bisogno di idratarci più volte… 800 m di salita fino al sentiero con un dislivello superbo, passiamo infatti dal livello del mare a quota 160 mantenendo un ritmo costante per consentire al corpo di abituarsi alla fatica.

Arrivati al sentiero breve pausa, adesso da lì saranno circa 4 km per arrivare al paese…

Nella piazzola c’è un cartello che indica la Grotta e con mia sorpresa è stampata una mia foto di Cala del Genovese fatta anni fa che donai all’AMP Egadi per poterne fare uso divulgativo.
Ma non possiamo permetterci altro tempo quindi si riparte…

Questo è il sentiero più wild di Levanzo, la gariga costiera è dominata dalla Periploca angustifolia, endemismo autoctono presente solo nelle isole occidentali della Sicilia… Fra qualche settimana usciranno dei piccolissimi fiori rossi dall’aspetto meraviglioso. Per adesso stanno i frutti stanno seccando e diffondendo i semi via aerea con i piumini che escono dalle favette.

Poi l’elicriso, il lentisco, l’asfodelo ormai secco, e sulle pareti terrazzate olivastri bassi a cespuglio e brevi. La Vedovina delle scogliere arreda le pareti scoscese sul mare offrendo un arredo naturale a queste incredibili, bellissime formazioni rocciose.

Riposando di tanto in tanto lungo il percorso sotto residui di alberature di vetuste pinete, sicuramente negli ultimi anni investite da incendi, tra brevi macchie di ampelodesma, arriviamo alla discesa finale sulla costa all’altezza del faraglione dove immortaliamo il passaggio con una foto ricordo.

Pochi metri di asfalto e siamo in paese donne ad attenderci c’è Mauro, riferimento WWF Sicilia nell’isola, che ci accompagnerà in una caletta a goderci il fantastico mare di Levanzo. Cala Fredda, Cala Minnola... Sbarchiamo e trascorriamo 2 ore di completo relax in uno dei luoghi di mare più belli di Sicilia.

Fondali ricchi, data la presenza della Posidonia oceanica, con la presenza di piccoli e grandi pesci stanziali come le voraci Occhiate che si cibano di tutto quello che possono… Tra le foglie di Posidonia le Salpe, piccoli avannotti di chissà che specie… Insomma un acquario a portata di tutti.

Il rientro è pesante, si vorrebbe stare in questo posto per sempre… Ma la giornata è finita e con l’arrivo dell’aliscafo delle 17:25 si conclude questa 4 giorni di trekking, natura, cultura, bellezza…

Salutiamo Mauro, sempre disponibile e gentile con tutti, qualità ormai rare, a cui Stefania omaggia una bella maglia del WWF Sicilia Nord Orientale, organizzatore della bella iniziativa.

A Trapani si sbarca velocemente e ognuno prende la propria strada… Ripromettendoci di rivederci in altri favolosi sentieri della nostra straordinaria Sicilia.

 

FOTO ALBUM 

 

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