Bastoncini: perché usarli, quando e in che modo

Quando mi trovo a redigere una scheda informativa per un’escursione è ormai quasi un obbligo indicare se quel percorso necessita o meno di utilizzo dei bastoncini.

Ritenuto dai professionisti del trekking un attrezzo diciamo così “opzionale”, io invece ritengo che indicare l’uso più o meno necessario di questo utile strumento per una determinata escursione sia ormai necessario, in primo luogo perché il trekking o meglio l’hiking (la differenza è sostanziale… leggi qui) è ormai praticato da tanti appassionati, preparati e non, e poi perché aiuta notevolmente a sgravare molto il peso corporeo (se utilizzati bene anche del 30%) consentendo all’escursionista una “riserva” di energia per eventualmente effettuare più distanza, rispetto a chi non lo utilizza al parità di dispendio di energia muscolare.

Personalmente molte volte, io che apro il gruppo, ne utilizzo soltanto uno, non solo per avere sempre una mano libera per ogni eventuale emergenza possa intervenire, ma anche per appoggiarsi, anche solo pochi secondi al bastoncino, permette di rilassare la muscolatura magari intensamente impegnata dopo una irta salita o una sdrucciolevole discesa. In situazioni instabili o pericolose è come avere due appoggi supplementari.

Un’altro importante utilizzo del bastoncino soprattutto in primavera/estate è in quelle zone dove si conosce la presenza di rettili tipo Vipera (Aspis hugyi). Basta battere il bastoncino a terra mentre si procede per tenerle distanti, infatti le vipere come altri rettili sono sensibilissime alle vibrazione anche minime.

Vi sono in commercio svariati modelli, occorre scegliere un modello che abbia almeno queste caratteristiche: leggero, allungabile e con una impugnatura anatomica. Adesso vi sono anche modelli con una molla chiamata sospensione antishock all’interno del tubo.

Alcuni preferiscono un bastone naturale fatto con un ramo di un albero, magari raccolto durante un’uscita. Ma occorre tener presente una pesantezza molto superiore al bastoncino commerciale che di solito è in alluminio dal peso di circa 300 gr. In questo caso un bastone di frassino, castagno, noce, nocciolo o quercia (leccio o roverella) sono il massimo in resistenza e flessibilità.  Non va raccolto un ramo completamente secco altrimenti si spezza facilmente nel momento di maggior bisogno !

Detto ciò non mi dilungo sull’argomento perché ho trovato un’ottima guida e descrizione di come si usano i bastoncini leggendo le istruzioni allegate ad un prodotto estremamente commerciale ma dalla qualità eccellente. Non faccio pubblicità ma molti di voi capiranno di cosa si tratta leggendo le facili istruzioni da questo librettino che allego, sia in formato PDF, che potete scaricare, che qui  sotto on line.

Utilissimo anche lo schema per fare stretching con i bastoncini, che permette l’uso degli stessi anche solo per fare esercizi a casa o di pre escursione ! Buona lettura.

SCARICA CLICCANDO QUI LA GUIDA ALL’USO DEI BASTONCINI

Uso Bastoncini

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