Emergenza in montagna: come affrontare i primi soccorsi

Il soccorso alpino in azione a seguito di incidente durante un’escursione

Chi ha fatto un corso di Guida naturalistica ha effettuato alcuni moduli obbligatori riguardanti la sicurezza, in particolare: il Basic Life Support Defibrillation o BLSD e il primo soccorso in montagna.

Si pensa sempre e ci si augura di non volere mai applicare questi insegnamenti ma se dovesse capitare occorre agire e nel più breve tempo possibile ma senza fare azioni che possano peggiorare la situazione.

Bisogna essere assolutamente calmi, lucidi, pensare e quindi agire. Mai lasciarsi prendere dal panico. Inoltre la premura in queste occasioni non è utile anzi è deleteria. Tutte le azioni devono essere decise in base  a quella particolare emergenza.

E’ per questo che è importante, prima di affrontare la professione più bella per un ambientalista ovvero accompagnare le persone a conoscere e riconoscere la natura, sapere come comportarsi in una situazione di emergenza.

Il BLSD, ovvero le tecniche di rianimazione di un soggetto che apparentemente non risponde o non respira normalmente, comprende sia le compressioni toraciche per stimolare la ripartenza del muscolo cardiaco che la ventilazione per far ripartire la respirazione, e sono manovre essenziali. Se poi si ha a disposizione anche un defibrillatore (DAE), sapendolo usare, si può tentare il tutto per tutto per salvare quella vita.

Ma occorre anche saper riconoscere una lussazione da una frattura o da una distorsione. Queste ultime sono le cause più frequenti del soccorso in montagna per chi pratica regolarmente l’escursionismo naturalistico.

E quindi, chi porta in montagna un gruppo, almeno un minimo di queste tecniche le deve conoscere per affrontare il problema serenamente e senza ulteriori traumi, fisici per il malcapitato, o anche psichici per il gruppo.

I corsi di Guida naturalistica di Feder Escursionismo Sicilia prevedono tali moduli che vengono affrontati sia in teoria che in pratica. E sono obbligatori per poter effettuale l’esame finale di abilitazione.

E non dimentichiamo che occorre avere sempre i mezzi per chiamare soccorsi tramite il numero unico nazionale 112 e in particolare per il Soccorso Alpino avendo a disposizione un GPS (anche con una app nel telefonino) che ci dia l’esatta posizione delle coordinate geografiche del luogo dell’incidente. Questa informazione salva le vite perché i soccorsi arrivano nel minor tempo possibile e i primi soccorritori hanno più tempo per operare sul posto.

Ecco un po di immagini e un piccolo video effettuati durante il mio corso.

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