Orientamento in montagna: la mappa, il GPS o lo smartphone ?

Una mappa tipica di una Riserva Naturale con i tracciati in evidenza

Per chi è incaricato a guidare un’escursione, sia con pochi partecipanti che con un numeroso gruppo, è quasi un obbligo dare le indicazioni di massima se non anche dettagliate, ove richieste, di dove si va e quale è il percorso da effettuare. 

Almeno che non sia un gruppo molto coeso di partecipanti che si conoscono tutti e decidono di affidarsi al referente dell’escursione, in tutti gli altri casi occorre informare chi partecipa del percorso da effettuare.

Per dare a tutti l’idea del percorso e l’ambito in cui viene effettuato è mia prassi informare il gruppo portandomi dietro una mappa cartacea più o meno dettagliata dei luoghi. Questa mappa può essere graficamente bella, che indica chiaramente i tracciati da percorrere semplicemente seguendo l’eventuale segnaletica fisica di supporto installata lungo i sentieri. Ma purtroppo non è quasi mai così ! 

Quindi le mappe danno solo un’idea di massima e poche sono veramente affidabili e aggiornate, almeno che non si parli della cartografia ufficiale dell’Istituto Geografico Militare. Ma per quanto riguarda la sentieristica ahimè anche la carta IGM non è che sia il massimo dell’aggiornamento. E allora ? Allora ecco che in aiuto alle varie mappe che possiamo reperire per quel percorso entra in gioco la tecnologia. 

Tipica Mappa IGM con il tracciato in rosso che evidenzia il percorso

Al netto della sempre utile e necessaria BUSSOLA che merita un discorso a parte, il GPS è un apparato tecnologicamente molto avanzato che stabilisce una connessione ovunque si trovi con i satelliti geostazionari abilitati a questo servizio. Indica l’esatta posizione di dove ci troviamo con uno scarto veramente minimo, nell’ordine di metri non di più. 

I GPS più avanzati hanno un visore con le mappe precaricate per “leggere” esattamente e graficamente il luogo dove ci troviamo. Questo tipo di servizio è possibile ottenerlo anche con gli smartphone di nuova generazione con applicazioni specifiche installate.

Ovviamente in tutti i casi, mappe cartacee , GPS o smartphone occorre saper leggere le mappe e sapersi orientare, ma questa è una “dote” naturale o una conoscenza che deve essere acquisita partecipando ad appositi corsi che danno le basi sia di interpretazione delle mappe che della lettura/utilizzo degli strumenti. 

Personalmente io mi porto dietro, durante la mia escursione, una mappa cartacea che faccio visionare al gruppo dove do’ le indicazioni di massima sul percorso da effettuare, mi porto dietro il GPS che registra il tracciato e mi da l’esatta posizione ogni momento e ovviamente lo smartphone con una applicazione che poi mi aiuta a condividere l’esperienza con tanti altri appassionati di escursioni !  

Se volete qualche consiglio… contattatemi !

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