Escursione a Monte Grifone, Monti di Palermo

Un classico dell’escursionismo soprattutto per i palermitani è il Monte Grifone.

Panorama da Monte Grifone – Foto ©Giorgio De Simone

Lo sperone roccioso che chiude, con la Montagna Grande, il semi cerchio di monti che attornia la grande città di Palermo, ha un fascino particolare non foss’altro per il nome che porta: Grifone, chiamato così proprio perché fino al novecento era frequentato da una famiglia di questi splendidi ed enormi avvoltoi, i Grifoni [Gyps fulvus], dall’apertura alare maestosa, tra le più grandi degli avvoltoi esistenti in natura.

Grifone nel suo ambiente naturale presso Alcara li Fusi (Me) – Foto ©Giorgio De Simone

Per salire sul Monte Grifone ci sono due possibilità, lato Palermo e lato Belmonte Mezzagno, la prima più pesante la seconda molto facile e leggera perché si evita un consistente dislivello che invece si deve affrontare da Palermo. Peraltro i due percorsi si intersecano proprio nei pressi di una sella pertanto descriverò il sentiero che sale da Palermo città.

Per raggiungere il punto di inizio del sentiero ci si deve recare in zona Belmonte -Chiavelli proprio alla base del sentiero che inizia alle spalle della struttura chiamata Oasi della Speranza, in Salita Mezzagno.

Il primo tratto è in forte pendenza su un suolo a pietraia che in alcuni tratti è molto degradato, non per questo meno bello, anzi… dove la natura interviene lo fa perché è necessario così. Questo percorso da sempre è conosciuto come l’antica Scala dei Muli, utilizzata un tempo per raggiungere a piedi Palermo. In effetti è un vallone, la Valle di Belmonte che intercetta le acque di questa zona montana e le convoglia sull’Oreto, il fiume di Palermo.

I grifoni non ci sono più ma durante la salita scorgerete Corvi imperiali, Gheppi e famiglie numerose di Poiane, i nostri bei grandi rapaci che con il loro grido “marcano” il territorio. Il contesto geologico di contro è molto favorevole a queste specie di avifauna perché offre ampi pianori ove cacciare e sicuri ripari in pareti verticali, formatesi dall’erosione dei millenni dei rilievi calcarei di cui il complesso montuoso è formato.

Un tratto iniziale della Scala dei Muli, foto ©Giorgio De SImone

La Scala dei Muli parte da dietro l’Oasi della Speranza e arriva alla sella chiamata Portella di Palermo dove intercetta la carrareccia che viene da Belmonte Mezzagno. Questo tratto è lungo circa 3 km e si percorre tranquillamente anche se in forte pendenza, da 200 slm si arriva a 550 in circa 2 ore. Arrivati qui c’è una piccola area attrezzata dove magari fermarsi e rifiatare.

Percorrendo tutto il sentiero forestale, che da qui si diparte verso sinistra, si arriva alla vetta di Monte Grifone a 832 slm dopo circa 2,5 km e un’ora e mezza di cammino e altri 300 m di dislivello,  dove si gode di una vista eccezionale su Palermo, il Pellegrino, il Monte Gallo e i monti interni, dall’Orecchiuta a Pizzo Valle Fico, dalla Moarda al Monte Cuccio.

Veduta catena interna da Monte Grifone foto ©Giorgio De Simone

Il ritorno è lo stesso a ritroso dell’andata. I tracciati sono chiari e sicuri anche se bisogna stare attenti in discesa alla pietraia, quindi occorre un minimo di esperienza, scarponcini adatti, meglio se con i bastoncini e un buono stato di salute fisica per affrontare i dislivelli e la stanchezza del cammino che totalizza circa 12 km tra andata e ritorno, senza deviazioni.

Durante il percorso si possono fare deviazioni in sentieri natura, circuiti ad anello, ma occorre conoscerli per evitare di perdersi, inoltre ci sono affacci panoramici, deviando dal percorso principale, di notevole interesse paesaggistico, anche in questo caso è meglio conoscerli invece di avventurarsi.

La flora mediterranea è presente in termini di gariga, macchie ad arbusteto, roveto, cisteti, ampelodesmeti e piccoli tratti boschivi naturali oltre a ciò il rimboschimento forestale è stato realizzato a pineta, oggi si sta tentando di installare la lecceta favorita dalla protezione offerta appunto dai pini e dai cipressi impiantati dagli anni sessanta.

Nonostante tutto è di importante rilievo la presenza di alcune specie di orchidee endemiche nel periodo primaverile.

Se volete scoprire meglio Monte Grifone contattatemi e organizziamo un trekking ad hoc, basta essere un minimo di 6 persone e un massimo di 10.  

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