Gli incendi boschivi: un danno soprattutto per l’uomo

Una delle calamità che da tempo affligge l’Italia e il pianeta (vedi Amazzonia, Australia…) è rappresentata dall’incendio di boschi. Specialmente nella stagione calda il fenomeno assume proporzioni allarmanti. Nella nostra Sicilia il fenomeno è ancora più allarmante.

L’incendio di un bosco non rappresenta solamente la perdita di un bene economico, cioè del legname e di tutto ciò che si può ricavare dagli alberi, ma anche un impoverimento dal punto di vista paesaggistico, un danno difficilmente rimediabile. La distruzione dei boschi preoccupa perché priva l’atmosfera di quel vitale ricambio di ossigeno di cui gli alberi sono gli insostituibili elaboratori.

LE CAUSE DEGLI INCENDI NEI BOSCHI

Svariate sono le cause che provocano gli incendi, quali:

1) Cause naturali

Rare sono le cause naturali, dovute ai fulmini, i quali colpiscono, nelle zone montane gli alberi più alti appiccando il fuoco al legno e alla vegetazione sottostante. A volte e per fortuna alla scarica segue la pioggia spegnendo quindi il focolaio limitando la propagazione dell’incendio. Altra causa di incendi boschivi è dovuta al calore stesso, il quale, facilitando l’essiccamento degli sterpi produce il cosiddetto processo di autocombustione (rarissimo)

2) Cause accidentali

S’intendono per tali quelle che non sono provocate né da cause naturali, né dall’azione umana. Tra queste ricordiamo i pericoli causati dal passaggio dei treni vicino a colture boschive, che provocano scintille dalle ruote durante le frenate; altra causa accidentale è provocata dall’abbandono dei vetri nel bosco i quali fungono da lenti concentrando i raggi solari riscaldando quindi la vegetazione dando origine al fuoco. Ma tutto ciò è un caso fortuito e rarissimo.

3) Cause colpose (le più frequenti)

Sono sempre dovute al mancato rispetto delle norme di prevenzione. Sono spesso conseguenze di incoscienza, disattenzione, ineducazione, negligenza da parte di visitatori e campeggiatori particolarmente numerosi nel periodo della stagione estiva. Questi accendono fuochi sotto superfici alberate per fare picnic, gettano fiammiferi, mozziconi di sigarette non completamente spenti ed ecco provocato l’irreparabile disastro. I pastori, utilizzano il fuoco per pulire i terreni dalle erbacce e cespugli, per poi ottenere erba più tenera ed abbondante, non rendendosi conto del danno che potrebbero causare.

4) Cause dolose (frequenti)

Si tratta di causare un danno volontariamente. Una percentuale degli incendi è opera di maniaci irresponsabili, i cosiddetti piromani i quali si divertono a guardare un bosco che brucia; rappresentano un pericolo per la società, attentano alla vita delle persone che siano eventualmente sorprese dalle fiamme, provocano la morte di capi di bestiame, recano desolazione e rovina laddove prima dominava vigorosa la natura.

5) Cause sconosciute o dubbie Talvolta, quando al termine di un incendio, non si trova la causa che lo ha provocato, si parla di una causa sconosciuta o dubbia.

EFFETTI DEGLI INCENDI SULL’AMBIENTE

Il bosco è minacciato dalla natura stessa con le precipitazioni, la siccità, la neve, il vento, gli animali selvatici. Ma anche dall’uomo con l’inquinamento dell’aria, del suolo e dal fuoco che distrugge nello stesso tempo l’intero bosco, provocando conseguenze ed effetti di varia natura. Ad esempio gli effetti dovuti dall’incendio sulla vegetazione boschiva possono causare diversi tipi di danni in base ai quali hanno avuto sviluppo; negli incendi di superficie si distruggono l’erba, lo strato di foglie, i rami morti ma non colpiscono gli alberi più alti; negli incendi di chioma, le fiamme bruciano la chioma degli alberi e sono molto pericolosi in quanto si sviluppano rapidamente contagiando il resto del bosco. E’ difficile domarlo.

Effetti sull’ambiente

Le chiome degli alberi proteggono il terreno dall’azione del vento, dalla luce, dalla temperatura e dall’umidità. La scomparsa di esse modifica altamente le condizioni climatiche delle parti bruciate, favorendo la crescita di quelle specie bisognose di luminosità, le cosiddette specie eliofile; anche la sorte degli animali è compromessa, quali i lombrichi che esercitano una azione benefica per il terreno. Inoltre mentre sono necessari almeno trent’anni per far crescere gli alberi, bastano tre minuti per distruggerli; essi rappresentano i polmoni della terra. Ricordiamoci quindi di amare gli alberi e rispettarli.

Per difendere il bosco dagli incendi e necessario costruire delle infrastrutture quali:

  • viali parafuoco o viali antincendio, sono delle strisce di terreno ad una larghezza e lunghezza variabile, nelle quali vengono eliminate ogni tipo di vegetazione, arbusti, ecc., al fine di bloccare la propagazione dell’incendio;
  • piste viabili, sono importanti per consentire l’ingresso a quei veicoli necessari per lo spegnimento dell’incendio;
  • depositi d’acqua, pozzi, laghetti artificiali vengono creati appositamente in quei luoghi lontani dalle zone marine, in modo da essere a disposizione delle forze d’intervento per lo spegnimento dell’incendio.
  • torrette di avvistamento, le quali vengono poste in determinati punti che abbiano una ampia visibilità, quindi anche posti in una elevata posizione. Queste strutture sono necessarie in quanto prima il fuoco viene scoperto meno sono i danni e l’opera di spegnimento è facilitata.

E’ ormai di consuetudine trascorrere una giornata, specie la domenica, nel bosco, all’aperto a contatto con la natura, ma spesso e volentieri la natura non viene rispettata. Il suolo boschivo viene cosparso di ogni sorta di rifiuto, non è neppure raro il caso di automobilisti maldestri che lanciano dalle proprie vetture cicche semispente tra la vegetazione che li fiancheggia.

A nulla servono i frequenti ammonimenti diffusi attraverso i comunicati stampa, la televisione, la radio, i cartelloni pubblicitari, la segnaletica sulle strade. Bisogna far comprendere al cittadino di evitare qualunque azione pericolosa educandolo e rendendolo più sensibile alla difesa del nostro patrimonio forestale, cercando con buona volontà di attenersi a delle norme di prevenzione. Inoltre, per evitare che il bosco vada in fiamme è necessario assumere determinati comportamenti quali: non bruciare rami secchi, foglie, erba, stoppie ecc. nei periodi non concessi dalle autorità di competenza; non accendere fuochi nelle giornate più calde e con molto vento. 

Molte associazioni ambientaliste cercano di sorvegliare i luoghi e sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto della natura e contrastare gli incendi dolosi.

Video sotto:
sequenza di intervento di CanadAir ed elicottero del Copro Forestale dello Stato. Foto e video: Giorgio De Simone

 

ALCUNE SEMPLICI NORME DI PREVENZIONE INCENDI BOSCHIVI

  • Non accendere fuochi in zone verdi, non accendere falò;
  • non abbandonare nel bosco i rifiuti, ovviamente non bruciarli, ma riunirli e separarli per tipologia (differenziata), quindi gettarli negli appositi contenitori presenti in loco o portarli via con se;
  • non cuocere vivande sotto gli alberi;
  • non lanciare cicche o fiammiferi semi spenti dalle autovetture o treni in corsa;
  • se si avvista un incendio telefonare immediatamente alle forze d’intervento indicando la zona nella quale si è sviluppato l’incendio; (Vigili del Fuoco 112 o Corpo Forestale 1515)
  • in caso di incendio mettersi a disposizione delle forze d’intervento seguendo le loro direttive;
  • non gettare bombole di gas usate, disinfettanti, bombole di deodoranti, vernici ecc.. in quanto sono oggetti facilmente in infiammabili ed incendiabili;
  • non parcheggiare l’auto vicino ai boschi con la marmitta a contatto con l’erba secca, in quanto il calore della marmitta la incendia facilmente.

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